lunedì 3 giugno 2013

Notte e nebbia...

Lo spunto è arrivato, come spesso capita, dalle cose più inaspettate, e semplici... La pioggia ha cessato di cadere, il cielo è coperto da nuvole scure e dense, ma uno strano silenzio regnava per le strade stanotte. Pochissime macchine in giro, pochissimi rumori di città, solo uno strano silenzio ovattato e umido che riempiva ogni cosa. Dai parchi e dalle piccole zone verdi si levavano piccoli banchi di nebbia, una sottile nebbia chiara e sfilacciata che si allungava per le strade, che si mischiava in cumuli serpeggianti che riempivano le vie di cemento, nascondevano i palazzi alla vista. I semafori lampeggianti riflettevano la loro luminosa intermittenza sulle strade lucide della pioggia del pomeriggio, e tra una pozzanghera ed un piccolo mucchio di foglie umide la nebbia zigzagava con il loro pallido ed etereo silenzio, dirigendosi in luoghi che solo lei conosce, come guidata da una volontà propria. Ho respirato per un pò gli umori della notte, ho assaporato il silenzio inverosimile che regnava in mezzo a quella nebbia velata di biancori onirici, poi, prima che tutto svanisse come in un sogno, sono rientrato in casa. Ho aperto le finestre ma non ho guardato di fuori, l'idea che la meraviglia di quegli attimi preziosi si fosse già dileguata nell'oscurità della notte mi rattristava troppo. Ho acceso il computer invece, per cercare di dare una forma "fisica" alle sensazioni che mi erano rimaste intrappolate dentro. Notte e nebbia...notte e nebbia....

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