sabato 8 giugno 2013

I fili del destino...

L'idea di poter influenzare, in un modo o in un altro, il corso degli eventi globali, ha sempre ronzato nella testa di chiunque, seppur solo per un attimo. D'altronde si tratta di un pensiero accattivante, edonizzante. Poter decidere le sorti di un avvenimento, di un incontro, poter manipolare il flusso di attività che riguardano un determinato soggetto, perché no, decidere le sorti del pianeta terra e della razza umana. Nella testa di Donnie non frulla niente di tutto ciò. La vita a Middlesex si svolge per lui attraverso giornate vuote e prive di senso, che mettono in evidenza le sue stranezze, il suo essere un ragazzo decisamente problematico e decisamente intelligente, con chiari segni di schizofrenia. Frequenta il liceo ed è il figlio di mezzo in una famiglia della middle class americana. Tutto cambia quando la notte del 2 ottobre 1988, il motore di un aereo di linea si schianta nella sua camera da letto, distruggendo tutto. Per sua fortuna in quel momento Donnie è assente, impegnato a seguire il suo nuovo amico immaginario Frank, un coniglio gigante alto quanto un uomo adulto, che tramite una visione lo ha condotto lontano da casa. Quando Donnie si risveglia il mattino dopo, in un campo da golf, ha segnati sul braccio dei numeri, 28 06 42 12, che corrispondo a 28 giorni, 6 ore, 42 minuti e 12 secondi, ossia il tempo che rimane prima che il mondo finisca, stando a quello che dice Frank.
Da quel momento in poi le visioni di Donnie si fanno sempre più frequenti, la figura inquietante e bizzarramente antropomorfa di Frank sembra volerlo guidare, con segnali ed immagini che il ragazzo non riesce ad interpretare. Contemporaneamente conosce Gretchen, una giovane che si è unita alla sua classe, con la quale inizia una strana relazione, che parzialmente sembra farlo stare meglio. Donnie inizia ad interessarsi di viaggi nel tempo, soprattutto dopo una menzione a tal proposito di Frank in una delle sue visioni, e dopo aver scoperto che un'anziana donna che abita dalle parti di casa sua, e che molti anni prima insegnava al suo liceo, ha scritto un libro intitolato "La filosofia dei viaggi nel tempo". Questo sembra collegarsi in qualche modo a tutto quello che gli sta succedendo e a quello che gli dice Frank nelle sue visioni, e Donnie inizia a sentirsi sempre di più all'interno di un meccanismo, di una missione che lo vede protagonista. Oltre alle visioni del suo amico coniglio immaginario, il ragazzo inizia a vedere delle strane forme cilindriche, simili a serpenti trasparenti, che si muovono a partire dal petto delle persone, lui compreso, muovendosi poi nello spazio come se anticipassero i movimenti della persona dalla quale fuoriescono. Un pomeriggio, seguendo una di queste figure che è sbucata dal suo plesso solare, Donnie giunge in camera dei suoi genitori, dove trova una pistola. Nonostante l'acutizzarsi delle visioni e del progressivo distaccamento dalla realtà, si fidanza con Gretchen, ed entra in possesso di una copia del libro sui viaggi nel tempo scritto dall'anziana donna che abita vicino casa sua. Un giorno camminando per strada trova per caso il portafoglio di Jim Cunningham, un motivatore che tiene seminari nella sua scuola su come affrontare la paura e sul come procede sulla via dell'amore, ed in quel momento la voce di Frank si fa sentire, dicendogli che ora sa dove l'uomo abita. Quella sera Donnie va al cinema con Gretchen, e mentre la ragazza dorme, lui vede ancora Frank, che su sua richiesta si toglie la maschera da coniglio, rivelato il volto di un ragazzo con lunghi capelli neri, con un occhio ferito dal quale fuoriesce del sangue. Frank parla con Donnie, e gli ordina di bruciare la casa di Jim Cunningham. Donnie si dirige verso l'edificio ed appicca il fuoco, poi torna al cinema da Gretchen che ancora dorme. Siamo al 29 ottobre, ad un solo giorno cioè dalla fine del mondo profetizzata da Frank. La sorella di Donnie, Elizabeth, viene ammessa ad Harvard, ed i due decidono di fare una festa la sera stessa. La festa va bene, Donnie fa l'amore con Gretchen ed avverte per la prima volta di non essere solo, di non aver paura di ritrovarsi da solo, ma tutto questo dura solo fino a mezzanotte. Allo scoccare del giorno indicato da Frank come la fine del mondo, Donnie ha una visione e decide di fuggire dalla festa con Gretchen e con due suoi amici. Si dirige verso la casa di Nonna morte, l'anziana signora che con il suo libro sui viaggi nel tempo ha condizionato il suo modo di pensare ed agire, ed in particolare è interessato alla porta della cantina, che gli era stata citata dalla sua professoressa di letteratura in maniera apparentemente casuale.
Donnie è convinto di trovare in questo luogo le risposte a tutti gli enigmi che gli invadono la testa, ma nella cantina della donna incontrano solo due teppisti che stanno facendo una rapina. Scoppia una colluttazione, i ragazzi si ritrovano in strada e Gretchen cade per terra. Mentre Donnie lotta con uno dei due per liberarsi, una macchina sopraggiunge a gran velocità, travolgendo Gretchen e uccidendola. Dall'auto scendono due ragazzi, travestiti uno da clown, e l'altro, quello che guidava, identico a Frank. I due teppisti scappano e Donnie rimane solo con i due ragazzi scesi dall'auto. Il ragazzo alla guida si toglie la maschera, rivelandosi esattamente uguale a Frank come si era mostrato nella visione all'interno del cinema. Senza esitazioni Donnie estrae la pistola che aveva trovato in camera dei genitori e spara in un occhio del ragazzo uguale a Frank, uccidendolo sul colpo. Tutto sembra sprofondare, Donnie porta il cadavere di Gretchen in macchina fino alle alture che circondano Middlesex, e da quel punto vede una strana turbolenza scuotere il cielo, ed al centro di quella turbolenza vola un aereo, sul quale viaggiano la madre di Donnie e la sorellina di ritorno da un'esibizione di ballo. A causa della turbolenza l'aereo perde un motore, che precipita verso il basso.
Donnie si ritrova in camera sua, sdraiato sul suo letto, e ride, ride di gusto e di eccitazione, poi si calma, nei suoi occhi aleggia qualcosa, e il ragazzo si volta per dormire. Poco dopo il motore dell'aereo piomba dall'alto, distruggendo tutto come era successo il 2 ottobre, quando Donnie si era salvato.
L'ultima scena vede per protagonista Gretchen, che passa in bici davanti all'abitazione dei Darko (la famiglia di Donnie), e si ferma a causa del trambusto di curiosi e polizia. Chiede ad un ragazzino cosa sia successo, e questo gli risponde che il suo vicino, Donnie, è morto schiacciato dal motore di un aereo. Quando il piccolo chiede a Gretchen se conosceva la vittima, lei risponde di no, ma una strana vicinanza, come se si trattasse di ricordi, la spinge a rimanere colpita dall'accaduto.
I modi per interpretare questa storia sono molteplici e secondo me anche personali, ma la cosa che mi ha colpito di più e che mi ha spinto a vedere e rivedere questo film diverse volte, è proprio quel senso di legami inspiegabili, di possibilità di cambiare le cose, di manovrare il corso degli eventi per compiere il proprio destino, e magari chissà, salvare il mondo...

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